Il diritto al gioco è la possibilità di conoscenza, di apertura all’altro, di sperimentazione, di elaborazione delle capacità del pensiero: giocare è apprendimento e conoscenza del mondo, di sé e dell’altro.

Ripartire vuol dire mettere al centro il bambino e le attività ludiche e sportive che in questo momento storico assumono un valore ancora più evidente dopo un lungo periodo di immobilità e di non relazione.

Conciliare il diritto al gioco e il bisogno di sicurezza con l’ausilio di protocolli sicuri è diventato un passo fondamentale nel soddisfare le necessità più profonde dei bambini e della loro salute.

Giocare e raccontare le paure, le emozioni, le attese che caratterizzano questo periodo é importante per ogni bambino.

Il gioco e la psicomotricità si collocano nel processo evolutivo dell’infanzia come chiave del benessere psico-fisico.

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